La "Sindrome Psico-editoriale"

sindrome (sin-dro-me) s.f. 1 (med.) il complesso dei sintomi che denunciano una situazione morbosa senza costituire di per sé una malattia autonoma/ (estens.) complesso di atteggiamenti con cui si reagisce in modo abnorme a una specifica situazione critica, a un condizionamento, un pericolo ecc. / Dal gr. Syndromé, comp. di syn- “sin-“ e un deriv. di dròmos “corsa”; in orig. “concorso di gente”, poi anche “concorso di sintomi”.

Sindrome psico-editoriale (psi-co-e-di-to-ria-le) 1 (med.) diversi i sintomi riscontrati, ma principalmente una insana passione per i libri e la carta in generale, passione che rasenta la fobia o il feticismo e che si manifesta negli opposti del “collezionismo” o della distruzione dell’oggetto (ritagli, strappi, “collage”). Questa si unisce ad una vera e propria mania per il riciclo e il recupero di materiali, cartacei ma non solo, che può trasformarsi in psicosi nel momento in cui ci si illude di essere un “Editore” creando manufatti dall’improbabile denominazione di “libroide”, dall’aspetto trasandato, con una tiratura minima, frugale e fuori controllo e inventandosi una “distribuzione extracommerciale” a base di scambi postali, baratti, contrabbando, vendite sottobanco e altri espedienti illusori nonchè al limite della legalità. / 2 (offens.)  “Sei uno sporco psicoeditore!” – “Non sarai mica uno psicoeditore del c…!” – “Psicoeditoria che cosa?! Ma vedi di farti curare…” / 3 (fig.) “LIBER, -i libri liberi- salone della psicoeditoria”, evento marginale di raggruppamento, accoppiamento, esibizionismo, di persone affette da “sindrome psico-editoriale”. Si svolge (ed è aperta al pubblico!) quasi ogni anno a Milano in autunno, quando i sintomi della sindrome si fanno più pressanti ed evidenti. / (web) per i medici, i familiari o i conviventi col soggetto affetto da questa rara sindrome è consultabile un sito apposito per la prima assistenza: www.libersalone.altervista.org

 

FZ